La validità scientifica della medicina tradizionale cinese nella terapia del dolore trova sostegno nel numero di maggio di Anesthesia & Analgesia, rivista ufficiale della International Anesthesia Research Society (IAR).
Il Dr. Philip Lang e colleghi dell'Università di Monaco di Baviera ha utilizzato specifici criteri per identificare cambiamenti nella sensibilità al dolore in seguito all'agopuntura in 24 volontari sani. Dopo l'applicazione di agopuntura alla gamba, i ricercatori hanno trovato che la soglia del dolore aumenta fino al 50 per cento. Gli effetti sono stati osservati in entrambe le gambe quella trattata e quella non trattata.
I test mostrano effetti misurabili e specifici dell’ agopuntura sul dolore
Test sensoriali di tipo quantitativo sono usati in clinica per aiutare i medici a comprendere l’associazione tra lesioni specifiche di fibre nervose e il dolore cronico. Questi test comprendono prove di percezione termica (caldo e freddo) e percezione meccanica (pressione applicata sulla pelle). I vari tipi di risposta forniscono informazioni diagnostiche nei pazienti con lesioni nervose per quanto riguarda il tipo di nervo interessato e i possibili trattamenti.
Il risultato ha evidenziato due fibre nervose, le fibre “A delta” e le fibre “C” del dolore. Entrambe queste fibre sono influenzate dall'agopuntura. I ricercatori ritengono che i risultati ottenuti forniscano una base per futuri studi in soggetti con dolore cronico, in cui gli effetti dell’agopuntura potrebbero essere ancora più importanti.
Lo studio ha inoltre validato gli effetti di tre diverse forme di agopuntura: agopuntura manuale da sola, con l'aggiunta di alte frequenze e di basse frequenze di stimolazione elettrica. Tutti i trattamenti sono stati eseguiti da un agopuntore esperto, nei punti di agopuntura comunemente utilizzati nella gestione del dolore.
I risultati forniscono una base scientifica per l'antica pratica dell'agopuntura, secondo il dottor Dominik Irnich, responsabile del Centro Multidisciplinare del Dolore, Dipartimento di Anestesiologia, Università di Monaco di Baviera e autore principale dello studio. Inoltre, il dottor Irnich afferma: "I nostri risultati mostrano che la stimolazione controlaterale porta ad una notevole riduzione del dolore. Ciò suggerisce che l’agopuntura andrebbe effettuata controlateralmente se il lato colpito è troppo doloroso o non accessibile, per esempio, se la pelle è infortunata o se la zona è medicata".
Il dottor Steven L. Shafer, Editor-in-Chief di Anestesia, Analgesia & e Professore di Anestesiologia presso la Columbia University, valuta i risultati come una scoperta preliminare importante: "Risultati riproducibili sono la pietra angolare della ricerca scientifica. Gli autori hanno chiaramente descritto i metodi e le loro conclusioni. Se altri laboratori sono in grado di riprodurre questi risultati in studi adeguatamente controllati, fornirebbero ulteriore supporto per le basi scientifiche dell'agopuntura. Inoltre, la capacità dei test sensoriali quantitativi nell’individuare specifiche tipologie di nervi coinvolti nella trasmissione del dolore può aiutare la ricerca diretta dei meccanismi di analgesia prodotti dall’agopuntura. "
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